Scandiano. Dedicata a Pasolini, “Lucciole”: azione coreografica itinerante a cura della Compagnia Sanpapiè

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Pier Paolo Pasolini abitò a Scandiano dal 24 giugno 1935 all’11 ottobre 1937; nel testo “Il treno per Casarsa” parla dei suoi viaggi in treno verso Reggio Emilia per frequentare il ginnasio dove sicuramente inizia la sua formazione e nasce una delle sue amicizie importanti, quella con Luciano Serra che diverrà a sua volta importante studioso e intellettuale, del rapporto col quale resta anche un epistolario degli anni dell’università.

Già da diversi anni l’Amministrazione comunale tiene viva la sua memoria con rassegne e iniziative per rendere omaggio a un autore che è tuttora originale e di grande attualità grazie alla sua capacità di leggere e anticipare le trasformazioni della società contemporanea. Pasolini nella sua vita si è distinto in molti campi: è stato uno scrittore, un poeta, un regista, uno sceneggiatore, drammaturgo, giornalista e filosofo. Nel cinema è riuscito a legare il suo ruolo di scrittore a quello di regista creando delle opere di altissimo livello.

In occasione dei 50 anni dalla sua morte l’Amministrazione nei mesi di ottobre, novembre e dicembre proporrà alcuni appuntamenti che cercano di attraversare la molteplicità di sguardi che Pasolini ha utilizzato per leggere e interpretare il suo tempo.

Il primo appuntamento è domenica 26 ottobre con un’azione coreografica itineranate a cura dell’Associazione culturale Sanpapiè dal titolo “Lucciole” che si muoverà tra le pieghe del centro storico di Scandiano, trasformando strade e piazze in un poema in movimento. Venti performer/ballerini di età e provenienze diverse, accompagneranno il pubblico in un attraversamento sensoriale: grazie alle cuffie silent-disco, ogni spettatore entrerà nella trama coreografica e sonora – un tessuto di musiche, voci, rumori e frammenti di memoria raccolti nei luoghi stessi – che dissolverà il confine tra scena e realtà. Ispirata alla visione di Pier Paolo Pasolini, l’opera assume la periferia come lente e come materia viva. Per Pasolini, infatti, la periferia non è mai stata un margine da redimere ma un centro alternativo: spazio di autenticità, di resistenza culturale e di linguaggi non ancora omologati.

Sarà un atto site-specific creato appositamente per Scandiano per riscrivere il rapporto tra corpo e territorio: la performance metterà così in dialogo l’architettura con chi la abita, svelerà ciò che resta invisibile restituendo allo spazio pubblico una funzione anche poetica e politica.

Pasolini non verrà solamente evocato, verrà raccolta l’urgenza del suo messaggio trasformandola in movimento, in relazione, in vita – come lucciole che continuano a brillare anche nell’oscurità. Lo spettacolo è per un gruppo di massimo 50 persone. Ci sono due turni, il primo alle 15,30 e il secondo alle ore 17. L’ingresso è libero, è necessaria la prenotazione.

 

 

(17 ottobre 2025)

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