Home Blog Page 77

A Scandiano Matteo Nasciuti e è il nuovo sindaco

di Redazione #Elezioni2019 twitter@ERgaiaitaliacom #Scandiano

 

Il PD vince al primo turno a Scandiano con il candidato Matteo Nasciuti con 8.619 voti, pari al 60,87% dei suffragi. Il comune reggiano è un altro dei molti dove l’onda leghista si è fermata, e dove i candidati di centrosinistra hanno vinto al primo turno.

 

 

 

 

 

(28 maggio 2019)

©gaiaitalia.com 2019 – diritti riservati, riproduzione vietata

 

 

 


 

 

 

 

Casalgrande al ballottaggio

di Redazione #Casalgrande twitter@ERgaiaitaliacom #Comunali2019

 

Il Comune di Casalgrande va al ballottaggio: il sindaco uscente Alberto Vaccari non ce l’ha fatta alla prima consultazione e si scontrerà con Giuseppe Daviddi fra un paio di settimane per contenderglila carica di Sindaco.

Alberto Vaccari si candida con una lista di centrosinistra a traino PD ed è al secondo mandato.

 

 

 

(28 maggio 2019)

©gaiaitalia.com 2019 – diritti riservati, riproduzione vietata

 

 

 

 

 

Reggio Emilia e Casalgrande al ballottaggio: Sindaci al primo turno a Scandiano e Correggio

di Redazione #ReggioEmilia twitter@gaiaitaliacomRE #Comunali2019

 

Quando manca una sola sezione al termine dello spoglio il sindaco uscente di Reggio Emilia, Luca Vecchi ha ottenuto il 49,11% dei voti contro il 28,3% dei voti dello sfidante Roberto Salati.

A Casalgrande il sindaco uscente Alberto Vaccari andrebbe al ballottaggio con Giuseppe Daviddi. C’è però un seggio bloccato per presunte irregolarità. Attendiamo chiarimenti.

Scandiano vince al primo turno il candidato del PD Matteo Nasciuti (foto), mentre a Correggio, Ilenia Malavasi si è affermata al primo turno con il 58.76% contro il primo rivale, Riccardo Rovesti, fermatosi al 20%.

 




;

 

(27 maggio 2019)

©gaiaitalia.com 2019 – diritti riservati, riproduzione vietata

 


 

 





 

 

Reggio Emilia e Casalgrande al ballottaggio: Sindaci al primo turno a Scandiano e Correggio

di Redazione #ReggioEmilia twitter@gaiaitaliacomRE #Comunali2019

 

Quando manca una sola sezione al termine dello spoglio il sindaco uscente di Reggio Emilia, Luca Vecchi ha ottenuto il 49,11% dei voti contro il 28,3% dei voti dello sfidante Roberto Salati.

A Casalgrande il sindaco uscente Alberto Vaccari andrebbe al ballottaggio con Giuseppe Daviddi. C’è però un seggio bloccato per presunte irregolarità. Attendiamo chiarimenti.

Scandiano vince al primo turno il candidato del PD Matteo Nasciuti (foto), mentre a Correggio, Ilenia Malavasi si è affermata al primo turno con il 58.76% contro il primo rivale, Riccardo Rovesti, fermatosi al 20%.

 




;

 

(27 maggio 2019)

©gaiaitalia.com 2019 – diritti riservati, riproduzione vietata

 


 

 





 

 

Base operativa dello spaccio il parcheggio del cimitero

di Redazione #Scandiano twitter@gaiaitaliacomRE #Cronaca

 

Fermato durante un controllo all’interno dell’auto di due clienti in sosta nel parcheggio del cimitero di San  Ruffino, frazione del comune di Scandiano, manifestava una certa preoccupazione che ha insospettito i militari della pattuglia in forza alla Tenenza di Scandiano. Approfonditi i controlli i militari hanno trovato nel vano porta oggetti dell’auto una bustina con una ventina di grammi di marjuana risultata poi essere stata appena ceduta dal 20enne al conducente dell’auto.

Il 20enne venditore presunto era in possesso di altri ulteriori 30 grammi circa di marjuana e di un bilancino di precisione. Per questo motivo con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti i carabinieri della tenenza di Scandiano hanno denunciato il 20enne scandianese alla Procura reggiana.

 

 




 

 

(27 maggio 2019)

©gaiaitalia.com 2019 – diritti riservati, riproduzione vietata

 


 

 




 

 

 

Il candidato leghista che vuole “sparare alla sinistra” (poi non è vero, non l’ha mai detto)

di G.G. #Lopinione twitter@gaiaitaliacomRE #Politica

 

Il cerchio degli impresentabili si stringe attorno agli impresentabili. La Lega salviniana che ha caricato sul carro del vincitore – a proposito, ha camminato sulle acque. Anche lui. Non so se l’avete saputo… – chiunque sappia gridare incongruenze trova una delle sue più felici [sic] realizzazioni nell’aspirante sindaco del Comune di Casalgrande tal Villiam Rinaldi accusato di avere detto che bisogna usare “le calibro 22” per “accoppare i comunisti e toglierli dalla faccia della terra”…

L’audio, anzi gli audio, sono due perché sempre meglio abbondare, sono l’esempio dell’ignoranza e della trivialità eletta a simbolo di potere da coloro che li vogliono ignoranti per dominarli meglio, e sono inascoltabili per la protervia, il disprezzo, l’inettitudine che trasmettono, e vengono attribuiti al candidato sindaco leghista del Comune di Casalgrande Villiam Rinaldi che però, in un post, dice che l’audio non è suo.

 

 

Magari è nostro, chi lo sa? E’ così radicata l’abitudine di dire una cosa e ritrattarla il giorno dopo accusando qualcun’altro che diventa difficile, ormai, ricostruire la verità quando c’è essendo ormai il post da social utilizzato per confondere le acque.

La pagina Facebook del Rinaldi Sindaco è un successo clamoroso: ben 143 followers e commenti che non sono proprio benevoli nei confronti dell’uomo che avrebbe rilasciato audio dove parla di proiettili in testa ai “comunisti”, ma che poi non è stato lui ed aspetta la polizia a casa – e magari se la trova sul serio – e scritto post nei quali la lingua italiana è tanto solo un’opinione, così come lo è la chiarezza dell’esposizione.

Villiam Rinaldi, del resto, non è nuovo a sortite discutibili. Ci sono stati momenti, ma si tratterà forse di errori di gioventù, nei quali inneggiava su Facebook a Mussolini. Del resto come il segretario leghista sa, ognuno ha il suo dio. E magari si mette di traverso alla CEI che non è mai una buona idea. E a proposito della scorribande verbali di Rinaldi sulla terra del porco (nel senso di alimento consumabile) è addirittura Il Resto del Carlino ad intervenire, e non certo un pericoloso quotidiano “comunista”, per dirla rinaldianamente.

C’è la citazione di Mussolini: “L’aratro traccia il solco/ la spada lo riempie”. Il richiamo al calendario del Duce. Messaggi sugli stranieri: «Cosa vengono a fare i mussulmani in Emilia Romagna, terra di prosciutti, salsicce, dove ogni metro quadrato di suolo è stato calpestato dal nobile maiale, quindi per loro la nostra AMATA pianura dovrebbe essere off limits??» In un’altra frase si legge: «Dopo un sondaggio ho capito che gli italiani non fanno con me una rivoluzione per paura dei processi eventuali. Bene cari compatrioti, una soluzione c’è, basta accoppare pure tutti i giudici – Avvocati e politicanti Paperoni». (Il Resto del Carlino, 3 marzo 2019 – link in alto)…

Come commentavamo in altro articolo su questo stesso quotidiano il vero cancro della politica di questi giorni è la protervia del principiante incolto ed ignorante che crede alla politica come liberazione dei propri bassi istinti e soddisfazione della propria vanagloria.
Purtroppo fin quando i rappresentanti nazionali daranno certi esempi, diventerà difficile tenere chiuse le stalle. Così come abbassare i toni.

 




 

(23 maggio 2019)

©gaiaitalia.com 2019 – diritti riservati, riproduzione vietata

 


 




Il candidato leghista che vuole “sparare alla sinistra” (poi non è vero, non l’ha mai detto)

di G.G. #Lopinione twitter@gaiaitaliacomRE #Politica

 

Il cerchio degli impresentabili si stringe attorno agli impresentabili. La Lega salviniana che ha caricato sul carro del vincitore – a proposito, ha camminato sulle acque. Anche lui. Non so se l’avete saputo… – chiunque sappia gridare incongruenze trova una delle sue più felici [sic] realizzazioni nell’aspirante sindaco del Comune di Casalgrande tal Villiam Rinaldi accusato di avere detto che bisogna usare “le calibro 22” per “accoppare i comunisti e toglierli dalla faccia della terra”…

L’audio, anzi gli audio, sono due perché sempre meglio abbondare, sono l’esempio dell’ignoranza e della trivialità eletta a simbolo di potere da coloro che li vogliono ignoranti per dominarli meglio, e sono inascoltabili per la protervia, il disprezzo, l’inettitudine che trasmettono, e vengono attribuiti al candidato sindaco leghista del Comune di Casalgrande Villiam Rinaldi che però, in un post, dice che l’audio non è suo.

 

 

Magari è nostro, chi lo sa? E’ così radicata l’abitudine di dire una cosa e ritrattarla il giorno dopo accusando qualcun’altro che diventa difficile, ormai, ricostruire la verità quando c’è essendo ormai il post da social utilizzato per confondere le acque.

La pagina Facebook del Rinaldi Sindaco è un successo clamoroso: ben 143 followers e commenti che non sono proprio benevoli nei confronti dell’uomo che avrebbe rilasciato audio dove parla di proiettili in testa ai “comunisti”, ma che poi non è stato lui ed aspetta la polizia a casa – e magari se la trova sul serio – e scritto post nei quali la lingua italiana è tanto solo un’opinione, così come lo è la chiarezza dell’esposizione.

Villiam Rinaldi, del resto, non è nuovo a sortite discutibili. Ci sono stati momenti, ma si tratterà forse di errori di gioventù, nei quali inneggiava su Facebook a Mussolini. Del resto come il segretario leghista sa, ognuno ha il suo dio. E magari si mette di traverso alla CEI che non è mai una buona idea. E a proposito della scorribande verbali di Rinaldi sulla terra del porco (nel senso di alimento consumabile) è addirittura Il Resto del Carlino ad intervenire, e non certo un pericoloso quotidiano “comunista”, per dirla rinaldianamente.

C’è la citazione di Mussolini: “L’aratro traccia il solco/ la spada lo riempie”. Il richiamo al calendario del Duce. Messaggi sugli stranieri: «Cosa vengono a fare i mussulmani in Emilia Romagna, terra di prosciutti, salsicce, dove ogni metro quadrato di suolo è stato calpestato dal nobile maiale, quindi per loro la nostra AMATA pianura dovrebbe essere off limits??» In un’altra frase si legge: «Dopo un sondaggio ho capito che gli italiani non fanno con me una rivoluzione per paura dei processi eventuali. Bene cari compatrioti, una soluzione c’è, basta accoppare pure tutti i giudici – Avvocati e politicanti Paperoni». (Il Resto del Carlino, 3 marzo 2019 – link in alto)…

Come commentavamo in altro articolo su questo stesso quotidiano il vero cancro della politica di questi giorni è la protervia del principiante incolto ed ignorante che crede alla politica come liberazione dei propri bassi istinti e soddisfazione della propria vanagloria.
Purtroppo fin quando i rappresentanti nazionali daranno certi esempi, diventerà difficile tenere chiuse le stalle. Così come abbassare i toni.

 




 

(23 maggio 2019)

©gaiaitalia.com 2019 – diritti riservati, riproduzione vietata

 


 




Il candidato leghista che vuole “sparare alla sinistra” (poi non è vero, non l’ha mai detto)

di G.G. #Lopinione twitter@gaiaitaliacomRE #Politica

 

Il cerchio degli impresentabili si stringe attorno agli impresentabili. La Lega salviniana che ha caricato sul carro del vincitore – a proposito, ha camminato sulle acque. Anche lui. Non so se l’avete saputo… – chiunque sappia gridare incongruenze trova una delle sue più felici [sic] realizzazioni nell’aspirante sindaco del Comune di Casalgrande tal Villiam Rinaldi accusato di avere detto che bisogna usare “le calibro 22” per “accoppare i comunisti e toglierli dalla faccia della terra”…

L’audio, anzi gli audio, sono due perché sempre meglio abbondare, sono l’esempio dell’ignoranza e della trivialità eletta a simbolo di potere da coloro che li vogliono ignoranti per dominarli meglio, e sono inascoltabili per la protervia, il disprezzo, l’inettitudine che trasmettono, e vengono attribuiti al candidato sindaco leghista del Comune di Casalgrande Villiam Rinaldi che però, in un post, dice che l’audio non è suo.

 

 

Magari è nostro, chi lo sa? E’ così radicata l’abitudine di dire una cosa e ritrattarla il giorno dopo accusando qualcun’altro che diventa difficile, ormai, ricostruire la verità quando c’è essendo ormai il post da social utilizzato per confondere le acque.

La pagina Facebook del Rinaldi Sindaco è un successo clamoroso: ben 143 followers e commenti che non sono proprio benevoli nei confronti dell’uomo che avrebbe rilasciato audio dove parla di proiettili in testa ai “comunisti”, ma che poi non è stato lui ed aspetta la polizia a casa – e magari se la trova sul serio – e scritto post nei quali la lingua italiana è tanto solo un’opinione, così come lo è la chiarezza dell’esposizione.

Villiam Rinaldi, del resto, non è nuovo a sortite discutibili. Ci sono stati momenti, ma si tratterà forse di errori di gioventù, nei quali inneggiava su Facebook a Mussolini. Del resto come il segretario leghista sa, ognuno ha il suo dio. E magari si mette di traverso alla CEI che non è mai una buona idea. E a proposito della scorribande verbali di Rinaldi sulla terra del porco (nel senso di alimento consumabile) è addirittura Il Resto del Carlino ad intervenire, e non certo un pericoloso quotidiano “comunista”, per dirla rinaldianamente.

C’è la citazione di Mussolini: “L’aratro traccia il solco/ la spada lo riempie”. Il richiamo al calendario del Duce. Messaggi sugli stranieri: «Cosa vengono a fare i mussulmani in Emilia Romagna, terra di prosciutti, salsicce, dove ogni metro quadrato di suolo è stato calpestato dal nobile maiale, quindi per loro la nostra AMATA pianura dovrebbe essere off limits??» In un’altra frase si legge: «Dopo un sondaggio ho capito che gli italiani non fanno con me una rivoluzione per paura dei processi eventuali. Bene cari compatrioti, una soluzione c’è, basta accoppare pure tutti i giudici – Avvocati e politicanti Paperoni». (Il Resto del Carlino, 3 marzo 2019 – link in alto)…

Come commentavamo in altro articolo su questo stesso quotidiano il vero cancro della politica di questi giorni è la protervia del principiante incolto ed ignorante che crede alla politica come liberazione dei propri bassi istinti e soddisfazione della propria vanagloria.
Purtroppo fin quando i rappresentanti nazionali daranno certi esempi, diventerà difficile tenere chiuse le stalle. Così come abbassare i toni.

 




 

(23 maggio 2019)

©gaiaitalia.com 2019 – diritti riservati, riproduzione vietata

 


 




Vendono Rolex online truffando i clienti: denunciati

di Redazione #Scandiano twitter@gaiaitaliacomRE #Cronaca

 

Disavventura da ricordare per un 33enne scandianese caduto nella trappola del “Rolex venduto online”, truffa scoperta dai Carabinieri di Scandiano a seguito della sua denuncia. Articolata la truffa operata dai malviventi.

Un annuncio annunciava la messa in vendita un Rolex Daytona, con tanto di codice seriale, commercializzato al prezzo di 13.500 euro. Lo scandianese interessato all’acquisto rispondeva all’inserzione richiedendo le dovute garanzie sull’autenticità dell’orologio e ricevendo, a conferma della genuinità dell’offertam il numero seriale del Rolex e copia della garanzia con il documento della proprietaria, spacciata per moglie del venditore che dichiarava essere un medico bolognese. La vittima formalizzava l’acquisto con un primo bonificio di 1000 euro ed un successivo saldo di 12.500, trasferiti via bonifico sul conto della moglie del venditore. Nonostante un serie di appuntamenti fissati il vednitore non si presentava – per presunti impegni di lavoro – così che la vittima rinunciava all’acquisto pretendendo la restituzione del denaro che il venditore soddisfaceva, falsamente, inviando la fotografia della ricevuta attestante il bonifico a favore del 33enne di Scandiano. Successivamente il venditore tornava all’assalto dichiarando di voler vendere il Rolex a qualsiasi costo e proponendo una nuova vendita, alla stessa vittima, con uno sconto di 3000 euro, per un importo finale di 10.500 euro a titolo di indennizzo [sic] per i disagi creati. La storia continuava. I 13.500 euro non arrivavano. Il sedicente medico bolognese diceva di avere sbagliato l’Iban: nuovo invio dell’Iban e nuovo invio di fotografia della presunta contabile di avvenuto bonifico. Insomma, per farla breve, raggirato due volte per un totale di 24mila euro.

Così la vittima si è presentata alla tenenza dei Carabinieri di Scandiano e scopriva di essere stato raggirato da veri e proprio professionisti della truffa online: sono un 45enne leccese ed una 46enne barese denunciati dai carabinieri di Scandiano per truffa in concorso.

 

 




 

 

(18 maggio 2019)

©gaiaitalia.com 2019 – diritti riservati, riproduzione vietata

 

 

 

 

 

 




 

 

La politica della principiante all’attacco dell’Ente locale

di G.G. #Politica twitter@gaiaitaliacomRE #ReggioEmilia

 

Sono stato invitato poche sere fa alla riunione programmatica [sic] di un gruppuscolo di improvvisati politicanti senza nessuna preparazione né obbiettivo, che non fosse quello di manifestare il proprio sentirsi investiti della missione di salvare il Comune. Ho presenziato alla riunione in un baretto dalle gerenti chiassose, volgarotte e troppo invadenti, in una frazioncina che voterà per un comune poco distante.

Sono stato invitato in incognito, anzi mi sono fatto invitare dopo avere finto un interesse che sono ben lontano dal provare, e scrivere queste righe mi esporrà al rischio di essere schiaffeggiato dall’allegra attivista folgorata sulla via del Comune. La signora è una di quelle signore snob ed un po’ sgrammaticate, ma guai a dirglielo, che parla di decoro perché parlarne è meglio che sapere cos’è e praticarlo nella propria vita quotidiana e, indecorosamente, sproloquia di tutta una serie di problemi che vede solo lei e che vanno dalla strada troppo rumorosa – mi è stato detto poco dopo la fine della penosa riunione che possiede un cane che abbaia a tutti le ore del giorno e della notte perché fate quel che dico, ma non quel che faccio – a ciò che il Comune dovrebbe fare e non ha mai fatto. Proposte? Nessuna, se non piazzare il proprio patetico ego al centro della scena e la propria antipatica presenza al centro dell’agire politico. La signora era un po’ lì a giocherellare alla salvatrice della patria de noantri che ora che c’è lei tutto andrà bene.

Programma politico? Da sganasciarsi dal ridere. Anche se sentendoli parlare, questi quattro derelitti del riformismo della pantegana, ti fa pensare tristemente che il M5S ha fatto scuola e che ciò che sembra contare non è ciò che sei, ma ciò che racconti di essere e più ci credi tu stessa più sei convincente.

Non farò né il nome della lista civica, l’ennesima triste lista civica dove ci si sente buoni e capaci solo perché ci si è, perché nominarla potrebbe far venire la voglia a qualcuno di votarla, anche solo per compassione, e mi parrebbe che di incapaci al Governo ne abbiamo avuto abbastanza, e non solo dopo il 4 marzo 2018.

Vi regalo questa triste esperienza – in sé e nella sua essenza assolutamente esilarante – per il gusto del racconto e della boutade irrispettosa che, a pensarci bene, è la stessa boutade irrispettosa che una sessantenne incolta che si sente una statista inarrivabile ha proposto ad un gruppuscolo di astanti convinta di suscitare interesse. Il rischio, con l’aria che tira, è che ci sia riuscita.

 





 

(15 maggio 2019)

©gaiaitalia.com 2019 – diritti riservati, riproduzione vietata