“La proposta sulla Montagna e i criteri sulla montanità annunciati ieri dal ministro Calderoli sono irricevibili. Con un algoritmo truffaldino si tagliano un terzo dei Comuni montani sul piano nazionale e oltre il 40% di quelli dell’Emilia-Romagna. Sarà tutto l’Appennino a essere penalizzato, ovvero la dorsale del Paese”.
Così l’assessore regionale a Montagna e aree interne, Davide Baruffi, è intervenuto stamattina all’assemblea annuale di Uncem, in corso, a L’Aquila, sulle novità annunciate ieri dal ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, in merito alla nuova legge nazionale.
“Non è un caso che l’annuncio del Ministro venga da Cortina: è una controriforma pensata per le Alpi e contro l’Appennino, contrapponendo territori e territori, comuni e comuni- prosegue Baruffi-. D’altro canto, se le risorse stanziate sono sempre le stesse del passato, cioè pochissime, ma si annunciano mirabolanti nuovi servizi, allora l’unico modo per distribuire qualche euro in più a chi starà dentro è tagliare fuori tutti gli altri. Non si sentiva davvero il bisogno di questa discussione surreale su altimetria e pendenze- spiega l’assessore-. Da anni stiamo lavorano per costruire strategie territoriali unitarie, che mettano in interazione montagna, collina e pianura attraverso principi di solidarietà, complementarietà e sinergia. Le stesse alluvioni degli ultimi anni ci hanno insegnato quanto sia fondamentale tenere legate collina e montagna, e ora arriva una controriforma che riporta indietro di quarant’anni il dibattito e azzera tutto, tagliando le gambe alle comunità e ai progetti che abbiamo faticosamente costruito. In conferenza delle Regioni daremo battaglia- chiude Baruffi-. Temevamo che saremmo arrivati qui ma appenderlo da un annuncio a Cortina anziché nella sede di confronto istituzionale preposta, prevista proprio per la prossima settimana, è davvero anche poco rispettoso”.
(14 dicembre 2025)
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